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Da Boss a Leader della tua azienda. Guida completa alla leadership

Essere il leader della propria azienda è un compito difficile, ma qualcuno deve pur farlo.

I segni della cattiva leadership si vedono sempre tutti molto chiaramente, e creano un impatto devastante sul business: progetti che non funzionano, dipendenti che se ne vanno, clienti che ti abbandonano.

Se riconosci uno di questi sintomi nei tuoi dipendenti, forse il problema della tua azienda viene dall’alto, se non da te:

  • hanno un morale basso
  • non sono proattivi
  • fanno il minimo indispensabile

Spesso questi punti, che sembrerebbero essere un problema di squadra o di dipendenti sbagliati, sono indice dell’ambiente tossico che il capo ha creato.

Attenzione: questo articolo non ha uno scopo di critica. Se sei a capo di un’azienda e il contenuto di questo articolo ti infastidisce, puoi agire in due modi:

  1. Facendoti prendere dalla rabbia e chiudendolo
  2. Accettando il fastidio e continuare a leggere, perché sai che migliorandoti la tua azienda può guadagnare di più.

Per questo abbiamo creato il doppio identikit del leader, per riconoscere eventuali situazioni in cui suggerire interventi diversi da quello tecnologico, e lo condividiamo con piacere con te.

Chiameremo il capo poco efficiente “boss” e il capo molto efficiente “leader”.


Cosa fa un cattivo leader, un boss? Ecco l’identikit

Il boss prende tutto sul personale

Un cattivo capo prende tutto sul personale e si rifiuta di cambiare perché è il detentore della "verità" e qualsiasi critica o problema in cui incappa lo fa dubitare delle proprie abilità. Spesso, quando si assiste a questo c’è una insicurezza di fondo che può essere superata gestendo azioni ed emozioni nel modo corretto, oltre che aumentando la competenza e il grado di delega a collaboratori competenti.

Il boss è una persona impulsiva e non ha le idee chiare

Se le decisioni sono impulsive, spesso si creano dei loop intorno a decisioni e processi che a cascata rovinano i dipendenti: se i dipendenti si ritrovano a tornare sui progetti ogni giorno cambiando tutto, non solo si sentono a disagio, ma perdono anche la fiducia in se stessi. Un buon dipendente diventa insicuro, e non lavora più bene.

Il boss fa micromanagement e non si fida dei dipendenti

Un cattivo capo controlla anche il lavoro dei dipendenti e non si fida di loro per portare a termine il lavoro senza interferenze da parte sua e tiene i team a compartimenti stagni. Può persino disprezzare i suoi dipendenti e trattarli male, facendo troppa microgestione (il micromanagment di cui si parla tanto) o dando loro aspettative irragionevoli che non possono soddisfare. I dipendenti iniziano a considerare i compiti come attività noiose che mettono a dura prova il loro intero approccio al lavoro.

Il boss non dà feedback, solo critiche

I leader possono far sì che i dipendenti mettano in dubbio le loro capacità professionali. non colgono le opportunità di motivazione e di coaching. Poiché il loro scopo è quello di motivare i dipendenti, senza condividere ciò che i dipendenti fanno bene, senza riconoscerli per un lavoro ben fatto, fanno sentire i dipendenti sconfitti, come se fossero un fallimento. perdere. Questo, a sua volta, influisce sull'impegno, sulle prestazioni e sull'insoddisfazione generale

Il boss crea un ambiente tossico

Non sono solo gli stipendi a far andare via i dipendenti. Micromanagement, mancanza di fiducia, noia e disorganizzazione creano un ambiente tossico che può indurre chiunque ad abbandonare il proprio lavoro, e per una buona ragione.


Cosa fa un leader competente ed efficiente?

Ecco cosa rende un capo un buon leader. I primi punti sono paralleli a quelli che abbiamo visto sopra, e poi proseguiamo con altre tre caratteristiche del buon leader, da prendere a esempio e da analizzare per capire se siamo così o se possiamo migliorare.

Il leader ha una prospettiva o prospettive multiple

Un leader deve avere una visione chiara di ciò che vuole ottenere e di come vuole che l'azienda sia in futuro. Deve anche essere in grado di vedere le cose da più prospettive, il che significa che può guardare la situazione sia dal punto di vista dei dipendenti che dei clienti.

Il leader ha la bussola

I leader hanno bisogno di una bussola, ovvero di una guida interna che li aiuti a navigare nelle acque tempestose del mercato. Un buon leader sa quando prendere decisioni rapide e quando pensare a una pianificazione a lungo termine.

Il Leader delega fidandosi dei propri dipendenti

Un buon leader delega i compiti confidando che i suoi dipendenti svolgano correttamente il loro lavoro, perché sa che non può fare tutto da solo e perché ha scelto i suoi dipendenti, caricandosi di una responsabilità quando ha deciso chi assumere.

Il Leader fornisce Feedback positivi e negativi, senza infierire

Un buon leader è in grado di dare feedback positivi e negativi senza infierire, perché sa quanto sia importante per le persone che lavorano per lui, non solo a livello personale, ma anche professionale e personale.

Il leader ha le competenze tecniche del suo settore

È importante avere una conoscenza approfondita del settore in cui si lavora, in modo da poter prendere decisioni informate su come gestire al meglio l'azienda. Lavoriamo molto spesso con industrie e cantieri, e vediamo che alcuni dei migliori leader che conosciamo sono operai specializzati che hanno avuto dalla loro la forza della competenza.

Il Leader ha un buon comportamento

Il Leader deve essere in grado di interagire con i propri dipendenti in modo aperto, condividendo le informazioni con loro in modo aperto e onesto senza compartimenti stagni tra i team o i gruppi all'interno dell'organizzazione. Il buon leader si assicura che tutti i dipendenti si sentano ascoltati e valorizzati, parlando apertamente degli errori commessi durante i progetti o di altri problemi sul posto di lavoro prima di prendere decisioni su come affrontare o risolvere tali problemi.

Il Leader paga gli stipendi giusti

Ricordiamoci sempre che i dipendenti sono un investimento, quindi dobbiamo scegliere qualcuno che possa portarci più guadagno di quanto lo paghiamo, ma chiaramente quei dipendenti che ci portano tanto più degli altri andrebbero remunerati meglio, anche solo per “fidelizzarli” e mantenerli con noi. Sapere come gestire gli stipendi e non cercare di pagare il meno possibile è una delle abilità che un leader deve avere, ma c’è un trucco: se l’azienda va male e non può permettersi stipendi più alti o diversificati, significa che alla base ci sono sempre quei problemi di mala gestione che abbiamo visto più in alto.


Come fa la tecnologia a trasformare un boss in un leader?

Nel caso in cui tu ti sia riconosciuto come boss, speriamo di esserti stati d’aiuto per fare il primo passo nel tuo miglioramento.

Il miglioramento aziendale è il nostro lavoro: ci concentriamo sulla parte tecnica per risolvere anche problemi di natura personale.

  • La semplificazione riduce i costi e aumenta i guadagni, l’azienda ha quindi più budget da investire sul personale e meno stress per tutti
  • I report automatici aumentano il controllo senza essere invadenti: i dipendenti performano meglio, sono più soddisfatti e il leader li controlla
  • L’azienda che funziona guarisce dalla tossicità in poco tempo.

La nostra ricetta per guarire dalla tossicità aziendale è Visyum BPM, l’ecosistema in cloud che ti permette di semplificare il controllo su tutte le risorse della tua azienda, dai dipendenti al magazzino, passando per la contabilità, e che allo stesso tempo alleggerisce lo stress dei tuoi dipendenti trasformando il tuo controllo in una tranquilla routine di lavoro, perché molto di quello che fanno passerà via app sotto i tuoi occhi.

Parliamone e capiamo come possiamo collaborare.

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